TAGLIO UNGHIE

Spesso le unghie crescono più del dovuto negli animali che vengono tenuti in gabbia, poiché non hanno posatoi di dimensioni ottimali per un consumo regolare delle unghie.
Una cocorita con le unghie troppo lunghe, può rimanere incastrata nelle sbarre o negli accessori, l'unghia si può spezzare dando origine ad emorragie, ma può anche succedere che la cocorita nel tentativo di liberarsi si possa rompere anche il dito se non la zampa.
Quando si nota che le unghie hanno una crescita, è bene non aspettare fino a che non si forma un ricciolo, si possono tagliare.
Per tagliare le unghie bisogna utilizzare un tronchesino o delle forbicine specifiche per le unghie degli uccelli.
Si tiene ferma la cocorita e si prende la zampa tra le dita, se l'unghia è chiara, mettendosi in controluce si vede la vena che passa all'interno dell'unghia; il taglio si deve effettuare a tre millimetri dalla vena.
Le prime volte è meglio tagliare le unghie poco alla volta restando quindi più lontani dalla vena, una volta preso dimestichezza possiamo osare ad avvicinarci di più.
E' bene rivolgersi comunque a una persona esperta, poiché una cocorita alla quale viene tagliata troppo l'unghia se si forma un'emorragia può anche morire se non si riesce a bloccare.

ADDOMESTICAMENTO

L'addomesticamento dipende in gran parte dalla personalità del volatile stesso, da quella del suo proprietario e dal rapporto instauratosi tra i due.
Prima di tutto dobbiamo tenere conto che ogni cocorita ha il suo carattere e ci sono soggetti che meglio di altri si addomesticano.
E' bene ricordare che sarà più facile addomesticare una cocorita in giovane età rispetto a una più anziana.

I pappagallini possono apprendere parole, o molto più sovente ripetere rumori, suoni o melodie.
Con qualsiasi specie la pazienza e la calma sono indispensabili per ottenere buoni risultati! Far apprendere ad una cocorita richiede tempo, pazienza e tatto. Non bisogna MAI gridare o alzare le mani, ma procedere per gradi, con dolcezza e perseveranza: solo così riuscirete a instaurare un buon rapporto di fiducia reciproca. Durante l'acquisto non bisogna stancarsi di osservare la cocorita.

A prima vista l'equipaggiamento vocale degli uccelli non sembra avere la cavità necessaria per produrre suoni simili alle nostre vocali, e l'esame dello spettrogramma sonoro della vocalizzazione degli uccelli spesso mostra che, quando noi pensiamo di udire una particolare vocale, in realtà siamo ingannati dal nostro stesso udito. In molti casi sembra che tutto quello che gli uccelli sanno fare sia il cambio di intensità del suono nello stesso modo in cui noi moduliamo la produzione delle vocali, ma senza riprodurre il caratteristico modello della risonanza umana.

Tuttavia non vi è dubbio che molte specie di uccelli, particolarmente quelli come i Pappagalli, sanno fare plausibili imitazioni della parlata umana; di fatto essi sono in grado, in qualche modo, di farsi capire producendo una sorprendente accurata copia delle risonanze vocali, fin qui ricordate come peculiari del linguaggio umano.

L'addestramento dovrà essere fatto ad un singolo soggetto isolandolo dagli altri, nel seguente modo:

con movimenti lentissimi mettere la mano nella gabbia (che dovrà essere di ridotte dimensioni) ad una certa distanza dal soggetto e tenerla ferma per qualche minuto ripetendo l'operazione diverse volte nella giornata, ed in successive fasi nei giorni seguenti, avvicinare sempre più la mano al soggetto, per arrivare poi al punto di premere l'indice contro il petto al fine di indurlo a salire sul dito, nel giro di un mese diventerà abbastanza domestico (queste non sono capacità ma solo volontà di addomesticarlo), dopo tale periodo si potrà tenere sul dito fuori della gabbia (inizialmente forse tenterà di scappare) ed in tale posizione si potrà passeggiare per l'ambiente, col tempo il pappagallino imparerà da solo a posarsi sul dito dell'istruttore non appena verrà aperta la gabbia, è bene premiarlo con qualche leccornia (i pappagallini hanno un grado di intelligenza superiore agli altri uccelli ed una notevole memoria). A questo punto alla cocorita potranno essere impartite lezioni di oratoria che dovranno avvenire con pazienza e costanza giornaliera (direi certosina) ed anche più volte nella giornata. Si inizierà con una parola scandita lentamente e con chiarezza, ripetendola almeno venti volte per ogni lezione lasciando intercorrere un pò di tempo tra una e l'altra, affinché possa essere assimilata (naturalmente dovranno inizialmente essere scelte parole semplici), non si deve passare ad una successiva parola finché la precedente non sia stata ripetuta con chiarezza, solo in un tempo successivo gli si potrà insegnare una intera frase.

Non tutti i pappagallini imparano con la stessa velocità di tempo, quindi il neo-istruttore non si lasci prendere dal nervosismo e pazienti, prima o poi la prima parola verrà pronunciata e dopo la prima le altre verranno apprese in minor tempo. E' da tenere presente che anche nei soggetti delle specie considerate vere parlatrici “come ad esempio il pappagallo cenerino” si può avere a che fare con soggetti che non parlano affatto. Direi molto frequente!

MORFOLIGIA

Lunghezza: dalla punta della testa alla punta della coda il volatile deve misurare dai 18 ai 24 cm circa.
Testa: allungata e ben proporzionata.
Occhi: vivaci e simmetrici rispetto al becco, alla fronte e alla nuca.
Becco: forte e robusto, con la curvatura pronunciata verso l'interno.
Ali: devono corrispondere ai 2/5 del corpo in rapporto alla sua lunghezza.
Zampe: robuste e prensili; le dita devono essere corte. Il primo e il quarto dito devono essere rivolti all'indietro, mentre il secondo e il terzo sono orientati in avanti.
Coda: deve essere diritta rispetto alla testa e deve terminare con due penne lunghe.
Piumaggio: presenta diversi colori (azzurro, verde, giallo, grigio). Oggi esistono diverse varietà di colore e mutazioni come il verde, il blu, il grigio, il viola, l'opalino, il cannella, il lutino, l'albino e tanti altri. Ci sono delle caratteristiche onde attorno agli occhi, sul capo e sul collo, da qui il nome di ondulati.
Posizione: deve formare un angolo di 30° rispetto alla verticale del corpo, mentre le zampe devono presentarsi in posizione orizzontale.

LA GABBIA

La forma migliore e in assoluto quella rettangolare con sviluppo orizzontale, perche' permette il miglior utilizzo possibile dello spazio. Bisogna infatti tenere a mente che gli uccelli volano in orizzontale e che quindi, una gabbia di questo tipo, se sufficientemente grande glielo consente. La forma tonda e sconsigliata perche oltre a non consentire nemmeno piccoli voli, puo creare disturbi psichici legati al senso di orientamento. Su almeno due lati e consigliabile che le sbarre siano orizzontali per mettere agli uccelli di arrampicarsi, passatempo a loro molto gradito. Le sbarre devono essere distanti tra loro non piu di 1,2 cm, per evitare spiacevoli incidenti. Molto funzionale e la gabbia munita di cassetto estraibile per contenere la sabbia igienica o altro materiale che sia. Se possibile la gabbia deve essere munita di griglia, per evitare il contatto tra l'animale e gli escrementi.

IGIENE PERSONALE

Naturalmente anche per loro è importante dedicare un pò di tempo alla cura della proprio igiene personale, quindi i Cocorita dedicano un pò di tempo ogni giorno a pulire e lisciare i loro piumaggio, per evitare il depositarsi di polvere ed altro sporco che farebbe venire meno l´efficienza del piumaggio. Il bagno non è una cosa che i volatili gradiscono molto, ciononostante è bene spruzzarli ogni tanto con un pò d´acqua, naturalmente nelle ore più calde ed attenti agli spifferi d´aria.
Bisogna prendersi cura anche del becco e delle unghie, operazione che i Cocorita compiono da soli strofinando il loro becchetto su superfici dure, come ad esempio l´osso di seppia (un accessorio molto importante da porre sempre nella gabbia), talvolta comunque questi potrebbero crescere un pò troppo ed essere problematiche per loro.
Sinceramente non credo sia il caso di intervenire personalmente nel tagliare le unghie al pappagallino, rischiamo di arrecare più danno che bene, in questi casi è bene rivolgersi ad un veterinario di fiducia che sappia come operare.
Non dimentichiamoci, infatti, che piccoli vasi sanguigni passano anche nelle unghie, fino ad una certa lunghezza.
 Il nome scientifico di quelle che noi chiamiamo "Cocorite" è Melopsittacus undulatus. Appartenente alla numerosa famiglia dei Platicercidi, sono gli uccelli da gabbia più popolari del mondo, anche se non hanno un canto melodioso, ma emettono solo un simpatico chiacchierio ed hanno i colori più diversi.le cocorite vivono in media dai 5 ai 10 anni

ALIMENTAZIONE FEDE GIULI


Un'alimentazione corretta insieme ad altre cose e il miglior modo
x garantire una buona salute ai nostri cocoriti
Un'alimentazione basata solo sui semi e da considerarsi sbagliata perche' poco nutritivi e molti semi (girasole ad esempio sono molto grassi)
I cocoriti hanno bisogno di molti altri prodotti come ad esempio frutta e verdura.
Ma andiamo con ordine:
I SEMI
I semi migliori sono quelli sfusi
una buona soluzione potrebbe essere questa:
2 parti di scagliola
1 parte di miglio giallo
1 parte di miglio bianco
1 parte di panico
oppure:
2 parti di scagliola
2 parti di miglio
1 parte di avena
Miglio Scagliola
Avena Panico rosso
Panico bianco Spiga di panico
Vanno comunque bene pure i semi confezionati..tra le migliori marche
ci sono Versele Laga, Natural Italia, Coprosemel, Borgovit e Vitakraft
Si possono dare 2-3 semi di girasole (possibilmente bianco) al giorno non di + perche' molto grasso..
Non bisogna dare invece semi per altri tipi di uccelli
1 volta a settimana si puo dare una spiga di panico
da evitare invece quesi bastoncini di semi al miele o frutta et simili
sono solo schifezze che possono anche nuocere
(tant'o che in molte liste sull'alimentazione dei pappagalli in generale..
risultano tra le cose che a lungo andare possono essere tossiche)
Soffiare via la pulla ogni giorno in quanto i pappagalli non vanno a cercare i semi ancora interi rimasti sotto..quindi rischierebbero la fame
SEMI GERMINATI

Usare semi sciolti perche quelli confezionati spesso hanno in aggiunta sali minerali ecc..
ci sono 2 metodi
Semi ammollati:
si lavano bene i semi con del bicarbonato di sodio..poi si risciacquano e si mettono in una
bacinella ricoperti d'acqua e un po' di amuchina (perche le dosi basta leggere sulla confezione) x 24 ore..
risciacquandoli e cambiano acqua 3..4..volte al gg (questo per evitare muffe)..
poi si buttano quelli che galleggiano..gli altri si scolano..si risciacquano molto accuratamente..
si lasciano un attimo ad asciugare e si danno ai pappagalli..
Semi germogliati: (piu' rischioso per pericoli di muffe)
dopo aver passato 24 ore in ammollo (stesso procedimento che ho scritto sopra) vanno risciacquati..
poi messi tra 2 strati di pannocarta umidi per circa altre 24 ore..
poi vanno ancora risciaquati con acqua e amuchina..
risciacquare ancora accuratamente..lasciarli asciugare..e si possono dare ai coco..
se puzzano o fanno muffa..vanno buttati..
vanno cmq buttati dopo poche ore..nei mesi caldi non vanno lasciati ai coco per piu' di 2 ore..
Sono perfetti durante la riproduzione e svezzamento dei piccoli..
si possono dare mischiati con un po' di pastoncino secco o farina di mais..
oppure si possono dare cose come sono..
Vanno consumati il giorno stesso..nn si possono tenere in frigo o essere congelati

GLI ESTRUSI:

Un alimento completo e bilanciato sono gli estrusi..e difficile pero' convincere
dei testardi come i cocoriti ad accettarli..
ma con molta pazienza tutto e possibile